Falsi vs. AI: Chi Vince la Partita della Moda? Spoiler: Non Noi

" />

Siamo nell’era dell’intelligenza artificiale, dove le macchine promettono di rivoluzionare il mondo. Eppure, quando si tratta di scovare i falsi nel mercato del lusso, pare che l’AI abbia ancora bisogno di un bel ripasso. Sì, parliamo di quelle borse, scarpe e orologi che sventolano un logo glorioso ma che sono nati nel retrobottega di qualche falsario high-tech. Nonostante i miliardi spesi e le banche dati enormi, la guerra ai falsi sembra più un inseguimento goffo che una vittoria schiacciante.

La Glicemia dell’AI: Quando i Dati Non Bastano

Con piattaforme come Entrupy, che vantano un’accuratezza del 99,1%, ci aspettavamo che i falsi fossero ormai un ricordo del passato. Questo sistema analizza cuciture, loghi e persino texture con precisione microscopica, ma ecco il colpo di scena: nonostante tutta questa tecnologia, i falsi non solo non stanno sparendo, stanno migliorando. È come se i falsari fossero andati a lezione dalle AI stesse, usando stampa 3D e software avanzati per replicare ogni dettaglio con una precisione chirurgica. Quindi, sì, l’AI può riconoscere il falso… ma solo quello dello scorso anno.

E per quanto riguarda i numeri? Nel 2023, Entrupy ha analizzato prodotti per 5 miliardi di dollari, un bel salto rispetto agli anni precedenti, ma il rapporto “State of the Fake” ci ricorda che la percentuale di articoli non verificabili è in crescita, passando dall’8,1% del 2022 all’8,7% nel 2023. Insomma, la tecnologia avanza, ma i falsari avanzano più veloci.

Amazon e l’AI: Una Guerra Senza Fine

Amazon, il gigante dell’e-commerce, ha mobilitato un esercito di 15.000 specialisti e investito oltre 1,2 miliardi di dollari nella lotta contro i falsi. Risultato? Sono stati bloccati oltre 700.000 tentativi di aprire account fraudolenti e sequestrati 7 milioni di prodotti contraffatti. Un bel bottino, certo, ma parliamo di una goccia nel mare: secondo l’Agenzia Europea per la Cooperazione nell’Applicazione della Legge, i falsi rappresentano il 2,5% del commercio mondiale, per un valore di 461 miliardi di dollari. E c’è chi stima che questa cifra arriverà a 2 trilioni di dollari entro fine anno. Avanti così, Amazon, ma forse serve qualcosa di più di un esercito tech.

AI, Salverai Mai il Lusso?

Per ora, l’AI sembra un po’ come quel compagno di squadra bravo ma non abbastanza per vincere da solo. Senza un’applicazione più diffusa e una collaborazione tra brand, governi e fornitori tecnologici, la guerra ai falsi rimarrà una battaglia persa. La domanda è: siamo pronti a convivere con i falsi? O è ora di smettere di sperare in un algoritmo salvifico e tornare al caro vecchio occhio umano (con un pizzico di buon senso)? Nel frattempo, tenete a mente: se sembra troppo bello per essere vero… probabilmente è un falso.

Share
Pin
Tweet
Related

Ralph Lauren in Borsa: Un Rally da Passerella

Chi l’avrebbe mai detto che il cavallino ricamato sulle polo di Ralph Lauren avrebbe un giorno galoppato anche su Wall Street? Eppure, è proprio quello che è successo: nel giro di un anno, il titolo ha oscillato da un minimo di $155,96 fino a un massimo storico di $289,33. Se pensavate che i veri protagonisti del mercato fossero solo i giganti della tecnologia, ecco la dimostrazione che uno stile preppy e una buona strategia di business possono fare miracoli.

Shein in Italia: I numeri sul PIL Italiano

Chi l’avrebbe mai detto che un colosso dell’online come Shein avrebbe fatto così tanto rumore (e non solo nelle nostre wishlist)? Eppure, secondo uno studio di Oxford Economics, nel 2023 l’azienda ha tirato fuori dal cilindro 302 milioni di euro di contributo al PIL italiano, generando oltre 1.000 posti di lavoro. Insomma, altro che “fast fashion”: qui parliamo di un impatto che fa impallidire i nostri doposci più fluffy.

Temu: Una Meteora nel Firmamento dell’E-commerce?

Sembrava destinata a dominare il mondo dell’e-commerce, ma Temu, la piattaforma cinese nata per sfidare giganti come Shein e Amazon, sta inciampando. Non stiamo parlando solo di problemi di crescita in Cina: le azioni della compagnia madre, PDD Holdings, hanno subito un crollo del 34% in poco più di un mese.

Comments

What do you think?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

instagram:

Questo errore è visibile solamente agli amministratori WordPress

Errore: Nessun feed trovato.

Vai alla pagina delle impostazioni del feed di Instagram per creare un feed.