Louis Vuitton x Da Vittorio: Il Lusso Ora È Una Questione di Palato

" />

Darling, posate d’argento e champagne non bastano più. Nel nuovo capitolo del lusso contemporaneo, persino i bauli Louis Vuitton si inchinano davanti a uno chef stellato. E per una volta, ne siamo segretamente deliziati.

L’Inaspettata Liaison Dangereuse

Nel pantheon del lusso milanese, dove solitamente gli dei dell’haute couture regnano incontrastati tra le vetrine di MonteNapoleone, sta per materializzarsi una rivoluzione dal sapore decisamente più terreno. Louis Vuitton, l’olimpo delle borse che tutti desiderano (ammettetelo), ha deciso di flirtare con l’alta cucina. E non con un chef qualunque, ma con la dinastia Cerea di Da Vittorio. Quelle tre stelle Michelin che fanno sembrare le altre solo un’illuminazione stradale.

Un Indirizzo Che Fa Curriculum

Palazzo Taverna, quella meraviglia architettonica in via MonteNapoleone che fa sentire i comuni edifici come casette del Monopoli, sta per diventare l’epicentro del fine dining milanese. Due ingressi, darling, perché nella vita bisogna sempre avere un piano B: uno da via Bagutta (per i discreti) e uno direttamente dallo showroom LV (per chi ama fare un’entrata). Come nei migliori affair.

L’Arte Della Seduzione Culinaria

La famiglia Cerea, che ha elevato il concetto di fine dining a forma d’arte ben prima che diventasse un hashtag su Instagram, promette una rivoluzione silenziosa ma devastante nel panorama gastronomico di Milano. Immaginate la precisione di un punto croce Damier su una borsa Neverfull, ma tradotta in consistenze, sapori e presentazioni che farebbero piangere di gioia un critico gastronomico.

Un Café Per Tutte Le Stagioni

Nella corte interna, come un segreto sussurrato tra cognac e petit four, si materializza il “Da Vittorio Café Louis Vuitton”. Un nome che è già una dichiarazione d’intenti, dove anche un semplice espresso diventa un’esperienza degna di essere raccontata (ma non a tutti, naturalmente). L’ennesima gemma nella corona dei locali di lusso di MonteNapoleone, ma questa volta con un pedigree gastronomico che fa la differenza.

La Nuova Geografia Del Desiderio

Dopo aver conquistato le altezze di Taormina con il suo Sky Bar (dove anche un gin tonic diventa poesia con quella vista), Louis Vuitton dimostra di aver compreso una verità fondamentale: il vero lusso contemporaneo non si indossa soltanto, si assapora. Si vive. Si racconta, ma solo nei salotti giusti della Milano che conta.

L’Ultima Frontiera Dell’Esclusività

In un universo dove qualsiasi influencer può fingere di possedere un Capucines, l’esperienza culinaria firmata Cerea x LV promette di essere qualcosa di infinitamente più sofisticato. Perché, darling, puoi simulare uno status sui social, ma non puoi fingere di capire perché quel risotto del menu degustazione vale ogni centesimo del suo prezzo stellato.

PS: E no, non aspettatevi di trovare monogram stampati sui vostri amuse-bouche. La vera eleganza, come sempre, sta nel non dover dimostrare nulla. Anche se, tra noi, un mini baule in cioccolato Valrhona non ci dispiacerebbe affatto.

Domande Che Vi State Facendo (Ma Non Osate Chiedere)

Q: Si potrà davvero mangiare o sarà l’ennesimo posto solo “Instagram-friendly”? A: Darling, con tre stelle Michelin in cucina, il vostro palato sarà più soddisfatto del vostro feed Instagram. E questo dice tutto.

Q: Vale la pena provare il café invece del ristorante? A: Il café promette di essere il posto dove anche un cappuccino diventa un’esperienza di lusso. Pensatelo come il ready-to-wear della ristorazione stellata: più accessibile, ma sempre impeccabile.

Q: Come si colloca rispetto agli altri ristoranti di lusso di Milano? A: Nel panorama del fine dining milanese, questa collaborazione è come una limited edition nel mondo della moda: unica nel suo genere e destinata a creare tendenza.

Q: Quando aprirà esattamente? A: L’apertura è prevista per aprile 2025, in concomitanza con la Design Week. Perfetto timing per un debutto in società, non trovate?

Related

La finta inclusività della moda: perché c’è ancora tanta strada da fare

Care lettrici (e lettori, che tanto sbirciano di nascosto), parliamoci chiaro: negli ultimi anni il mondo della moda urla “Inclusività!” a destra e a manca, con campagne pubblicitarie che sembrano un collage di tutte le diversità possibili. Ma siamo sicure che questo siparietto sia davvero autentico? O è solo un misero tentativo di pulirsi l’immagine e farci gridare “Che progresso!” mentre loro vendono la stessa borsa di sempre a prezzi disumani?

SQUID GAME 2: TEAM THANOS O TEAM DETECTIVE?

Allora ragazze, avete presente quelle serie TV che partono con mille promesse e poi ci lasciano tutte incollate allo schermo con la bava alla bocca, manco stessimo guardando la nuova collezione autunno/inverno di Dior? Ecco, Squid Game 2 si prospetta esattamente così: più spietato di un trattamento botox fatto male e più contorto di un paio di sandali coi lacci che non sai mai come slacciare.

Comments

What do you think?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

instagram:

Questo errore è visibile solamente agli amministratori WordPress

Errore: Nessun feed trovato.

Vai alla pagina delle impostazioni del feed di Instagram per creare un feed.